giovedì 12 aprile 2012

Alber Elbaz & Lanvin: questo si che è Amore



Avrei voluto scrivere io un libro limited edition “piccolo e grasso”. E sempre io avrei voluto far precedere ogni capitolo da alcune pagine bianche perché è il foglio bianco da riempire che ogni stilista si trova davanti ogni giorno. E invece no. Quel geniaccio di Alber Elbaz mi ha fregato. 



Settecento pagine che documentano dieci anni di direzione artistica chez Lanvin. Un amore, tra Elbaz e la Maison francese, nato nell’ottobre del 2001 che rivive in tremila fotografie, ognuna con un pensiero dell’autore.


A.E. ha fatto una promessa alle donne che veste: stile, stile e stile. E l’ha mantenuta alla grande visto che ora incarna il fascino dell’eleganza français. Eppure nessuna sua collezione di Alta Moda porta la sua firma. I “più” lo conoscono grazie alla capsule collection per H&M, i “meno”, invece, lo amano da una vita. E per “i più” oggi sono in vena di presentarlo.


Si è fatto le ossa da Guy Laroche, è approdato da YSL dove disegna la linea pret-à-porter “Rive Gauche”, ma dopo tre collezioni viene “spodestato” da Tom Ford. Ma ecco che, dopo una breve parentesi da Krizia, arriva il 2001 e diventa direttore artistico di Lanvin, storica Maison parigina fondata nel 1889 da Jeanne Lanvin in rue du Faubourg Saint-Honorè.


All’inizio dell’esperienza Lanvin, la prima collezione A/I 2002 è fortemente ispirata allo stile della fondatrice Jeanne con un’esplosione di lustrini enormi, nastri in abbondanza e abiti-camicie. Il passo successivo, invece, consiste nell’adattare gli abiti alla femminilità moderna, con tagli e orli leggermente incompiuti e semplici cinture di cuoio legare in vita.


              (Paris Fashion Week-Lanvin F/W 12-13)

Sobrietà, eleganza, modernità e un tocco di glamour sono i suoi principi guida e ogni sfilata è un trionfo. Ormai beniamino della Settimana della Moda parigina, Elbaz risplende di luce propria e star come Kate Moss, Chloé Sevigny e Sofia Coppola non possono fare a meno delle sue creazioni.


P.S.: Il libro di Alber Elbaz che festeggia dieci anni di attività chez Lanvin è realizzato a mano, rilegato in tela gros-grain con incisioni tipografiche dorate e un timbro nero sulla copertina. Viene consegnato in una scatola di cartone anch'essa fatta a mano. Si può acquistare sull'e-store Lanvin e presso il monomarca parigino al 15 e 22 di rue du Faubourg Saint-Honoré al prezzo di 320 euro. Il termine ultimo per comprarlo era stato fissato per il 1 aprile, ma state tranquilli, sul sito è ancora disponibile..






venerdì 6 aprile 2012

Ortografia portami via. Alle elementari però!


Mi sono quasi abituata ai k al posto delle c (obbrobrio), mi sono adattata alle abbreviazioni di ogni genere e mi sono rassegnata alla brutta fine che ha fatto il congiuntivo. ”Perché sul web si scrive veloci” – dicono. Ma ho un problema: non riesco a giustificare gli errori d’ortografia e di grammatica. 
E’ più forte di me. Non sono un genio, non sono mai stata una secchiona ma almeno le elementari le ho fatte con dignità.  
Evidentemente google e la linea rossa di Word sotto le parole scritte male non bastano. Fosse per me, quant’è vero Iddio, inventerei una manata di quelle sonore che si materializza dallo schermo del pc ogni volta che la tastiera viene violentata. Pensate che stia esagerando? Che questo discorso non vi riguardi? Bene, io porto le prove perché non sono una quaquaraqua(e “qua”, per diana, va senza accento!). 
Qualche anno fa ho iniziato un gioco con il mio amico P. che, come me, ha occhio per le sviste grammaticali: segnarle e condividerle. Si dice il peccato e non il peccatore e mi sembra giusto. Ho selezionato gli errori più simpatici e, credetemi, purtroppo è tutto vero.

ATTENZIONE, SEGUE CONTENUTO ALTAMENTE INFIAMMABILE PER DIPLOMI DI LAUREA IMMERITATISSIMI:

Leonardo D’Avinci, 7 novembre 2010
Quanti hanni hai, bambina?, 22 novembre 2010
Nostra Damus, 24 novembre 2010
Sparati al linguine, 10 giugno 2011
L’Italia se desta, 13 giugno 2011
Basta che poi l’ha facciamo, 29 giugno 2011
Ti faccio un imbocca al lupo, 15 dicembre 2011
Senti che cansone!, 24 gennaio 2012
E’ lì d’avanti!, 6 febbraio 2012

#Sapevatelo #noncirestachepiangere #FF 

mercoledì 4 aprile 2012

S.H.O.R.T.S.: Scusate HO Rischiato Troppo Stasera


Un gioco di parole, questo, che forse pensò anche Oliviero Toscani quando, nel 1973, all’inizio della sua carriera, lasciò a bocca aperta il mondo intero con la pubblicità dei Jesus Jeans. Lo slogan “Chi mi ama mi segua” sugli hot pants in denim scatenò l’ira della magistratura, della chiesa, della politica e degli intellettuali. L’allusione era così esplicita che il manifesto fece scandalo. Certo che a pensarci oggi che bastava un sedere mezzo coperto a far venire giù il mondo..ma questa è un’altra storia. Eppure, con quella pubblicità, i negozi Jesus Bonn vennero letteralmente presi d’assalto con picchi di vendite mai viste. E Oliviero Toscani proseguì con successo sulla strada della provocazione e della trasgressione.


                (Jaeger London-Les Copain- C'n'C)

Detto questo, benvenuta bella stagione e benvenuti shorts. Corti, cortissimi, inguinali, a vita alta, in denim, in seta, in pizzo, in felpa, in macramè, in tinte pastello, fluo, laminati, paillettati, eleganti, sportivi, strappati, con il risvolto, in stampa floreale e in stampa paisley, in pelle e chi più ne ha più ne metta sant’Iddio. Sono un capo must have da portare fino a settembre, da scegliere, ça va sans dire, in base al proprio fisico e alle occasioni. Sì, ho detto fino a settembre, anche inoltrato.


               (Dolce & Gabbana-Scervino-Balenciaga)

Non si smetterebbe mai di comprare gli shorts, sono un passepartout, stanno bene con i tacchi, con le ultra flat, con le zeppe e con le Superga, stanno da Dio con le camicie, con i blazers e anche con le t-shirt più anonime. Certo, starebbero ancora meglio con gambe lunghe e toniche, ma non siamo tutte modelle. 
Per questa P/E c’è davvero l’imbarazzo della scelta, su, uscite e comprate ma non dimenticate di scegliere con attenzione i modelli più adatti a voi.
P.S. Vota anche tu la vita alta quest’anno!