giovedì 19 luglio 2012

Non amate il balletto? Peggio per voi




Silenzio in sala. Concentratevi. Parte la musica.




Ecco. Vi siete emozionati?
Certo, vederlo dal vivo e sentire le punte scricchiolare sul palco fa tutto un altro effetto. E ieri sera era proprio la serata adatta. Non al Bolshoi, non all’Hermitage, proprio qui, a Viterbo, a due passi da casa. In scena, sotto la loggia di Palazzo papale, proprio loro, la Compagnia del Balletto di San Pietroburgo, che ha danzato di fronte a cinquecento persone, all’aperto, nell’ambito del TusciaOpera Festival. Un classico: il Lago dei Cigni. Un incanto, questa è la parola chiave.


Trentadue ballerini, tre atti, due ore e più di volteggi, pirouettes con doppi giri en attitude e tours fouettè finali da far girare la testa. Lei, la prima ballerina Anastasia Kolegova, cigno bianco e cigno nero, è stata immensa. Perfezione russa. 


Tutte le bambine dovrebbero essere iniziate alla danza, quella classica. E se un giorno avrò una figlia la intorterò con la storia del tutù e delle punte, che poi magari non indosserà mai perché si stuferà prima di tutta quella disciplina. Oppure, chissà, diventerà la nuova Anastasia.  










Nessun commento:

Posta un commento